giovedì 6 dicembre 2012

Novità su Youtube! PORTALS

Oggi vi propongo la visione di una nuova web series fantastica! Ok, sono di parte perchè dentro ci sono anche io, però vi assicuro che è molto bella!

L'URL per vederla è http://www.youtube.com/user/portals2012 al momento è on line la prima puntata e ogni due settimane ce ne sarà una nuova!

Ecco le parole sulla serie direttamente dal regista Gian Luca Fabbrini!


"Nel 2008 realizzai un cortometraggio come esercizio di stile sulla falsariga del film "the blair witch project".
Girato in maniera volutamente naif, ottenne più consensi di quanto io stesso non prevedessi e con l'andare del tempo ho maturato l'idea di farne un sequel. Ma la trama del sequel è lievitata strada facendo e ne è nato materiale non solo per un nuovo cortometraggio ma anche per un altro e magari un altro ancora.


Così, visto che in quel periodo io e Gisa Orrù eravamo presi dalla visione delle repliche di Lost, abbiamo pensato a un serial nostro, con mini-puntate di lunghezza adeguata ai tempi di consumo dei video su internet, vale a dire massimo 10 minuti, sigla e "prossimamente" compresi.
La scadenza delle puntate è di due settimane, questo per permetterci da una parte di rifinire al meglio le singole messe online, dall'altra per darci il tempo di girare tutto il materiale necessario per le 10 puntate. Ogni puntata inizia con un breve riassunto di quelle precedenti e termina con un anticipo di quello che accadrà in quella successiva così non temiamo più di tanto che lo spettatore perda il filo della vicenda.


Vicenda che come ho detto parte dal momento in cui Gian Luca, il protagonista, scompare misteriosamente dalla casa al mare in cui aveva passato il weekend. Tre mesi dopo quell'avvenimento i suoi amici ricevono strani segnali e apparizioni da parte sua, che nel frattempo sta cercando di districarsi in un labirinto di para-universi collegati fra loro da portali dimensionali, i "PORTALS" appunto. Si troverà di fronte strani personaggi che a volte avranno persino il suo stesso aspetto, tutto questo fino a che... beh lo vedrete.
Speriamo sinceramente che le nostre fatiche vengano ricompensate dal vostro interesse, dal vostro divertimento o anche solo dalla vostra curiosità e vi diamo appuntamento alla seconda puntata che potrete vedere su YouTube MERCOLEDI' 19 DICEMBRE."

Qualche immagine by Cristina Pioltelli!


Backstage

Battute e storyboard

CIAK! Si gira!

Il regista!

sabato 8 settembre 2012

Eventi #3: la mia VFNO!

Eccomi qui con il reportage della mia Vogue Fashion Night Out milanese.
La serata comincia con me che tutta felice prendo la macchina fotografica dalla borsa per cominciare il mio "lavoro" e mi accorgo con sgomento che NON ci avevo messo dentro la memory card! Iniziamo bene... quindi le foto le ho fatte con l'iPhone e non sono un granché (pazientate, presto prenderò l'iPhone 5 e avrò foto migliori!).

Prima tappa interessante: Braccialini. Hanno creato una borsa STUPENDA ispirata all'ultimo film di Batman, ecco la vetrina (io mi sono innamorata!)

Braccialini, proprio il mio stile stavolta!

Poi ci siamo diretti verso il negozio di Vivienne Weestwood dove abbiamo bevuto allegramente nel cortile dei simpatici vodka e redbull (che mi han causato relativa insonnia).

Tutti a bere da Vivienne

Non contenta di assumere caffeina lì, in strada davano la Coca Zero e ho bevuto anche quella. Io e mille mila altre persone come vedete!

Qualche lattina???

Tappa da Prada. Mi hanno proibito di fare foto ma una l'ho fatta lostesso, questi portachiavi erano troppo adorabili! Il pezzo forte di Prada quest'anno comunque sono le scarpe, le bicolore, sono stupende.


Prada

In giro c'erano parecchi fotografi e sono stata immortalata, con e senza i miei amici, un po' di volte. Una tizia addirittura ci ha detto: "Posso farvi una foto? Siete troppo WOW!" O.o
Ovviamente gli scatti chissà dove sono, quindi eccone una fatta da noi e una con la maglietta di Brooksfield, finita poi nella loro gallery della serata su Facebook (qui)


Siamo troppo WOW!
Testimonial improvvisata per Brooksfield

Sono entrata a mangiare il favoloso finger food di Tiffany, ma lì non ho fatto foto. Poi tappa da McQueen. C'era la fila per entrare perché, con mia sorpresa, anche allo store milanese facevano l'estrazione dei bracciali Scarf, cosa che era stata annunciata solo per le VFNO di Los Angeles e NY.


McQueen Scarf Bracelet
McQueen vetrina

E causa troppa gente, il giro è finito lì più o meno. Ho dato un occhio a Morgan (decisamente ingrassato ed invecchiato dall'ultima volta che l'ho visto dal vivo) che faceva il dj da Richmond e un salto da Morello a vedere la t-shirt che han fatto per la VNFO, ma non mi piaceva.

Bilancio totale? Troppo delirio! :)

Shopping in Milan #7: Silvia calzature in via Belfiore

Care donzelle milanesi,
forse conoscerete tutte il mega negozio di scarpe e borse Silvia alle Colonne di San Lorenzo, giusto? Ho scoperto che hanno una piccola sede anche in via Belfiore 10 (che per me è molto comoda) e ci sono passata ieri. Stavo per svenire ed avrei comprato tutto, secondo me la scelta dei pezzi è molto meglio di quella alle Colonne, in cui devo dire non ho mai comprato nulla. Con gli ultimissimi saldi ho trovato queste scarpe carinissime a soli 20 euro. Non so per quanto rimarranno questi prezzi quindi se volete farci un salto affrettatevi!

Super saldo a 20 euro

venerdì 24 agosto 2012

Shopping in Milan #5 - Heroine, nuova borsa McQueen

La nuova stupenda borsa firmata Alexander McQueen è sbarcata nei negozi milanesi! Io l'ho vista alla Rinascente in Duomo e quando l'ho notata, con risatine sotto i baffi della commessa che ha notato la mia reazione, ho esclamato in preda all'emozione: "Oddio! La Heroine!".
Mi sono avvicinata (con molto rispetto e adorazione) e l'ho osservata per benino.
Intanto è molto più grande di quanto mi aspettassi, le zip di espansione sono davvero comode, manifattura perfetta. Unica pecca a mio parere: l'apertura. Quella patella incastrata nei manici non è per niente pratica. Devo invece dire che pur essendo un accessorio McQueen è molto lineare e ben sfruttabile in qualsiasi contesto (a differenza delle stupende clutch... utilizzabili solo alla sera e se non ci mettete dentro quasi nulla!). La Heroine è in due grandezze diverse e in alcune varianti di colore e materiale, prezzo a listino del modello piccolo: 1.495 euro! Eccovela qui!

Heroine by Alexander McQueen

dettaglio zip laterale

giovedì 23 agosto 2012

RACCONTO - La scatola dei segreti

LA SCATOLA DEI SEGRETI

Svuotare i mobili di tutte le mie cose e impacchettare per trasferirmi in un'altra casa è un processo lungo e laborioso, eppure in qualche modo mi sembra quasi catartico: ogni anta del mobile della sala diventa una sorpresa, dopo aver tolto le cose che uso di più, quelle che stanno davanti, le inscatolo con cura, poi mi imbatto in oggetti o ricordi di cui avevo perso memoria. La maggior parte vengono buttati direttamente in spazzatura: vecchi regali di Natale che non mi sono mai piaciuti, orrende bomboniere di matrimoni, libri che non ho mai letto, bigiotteria ormai fuori moda. Prendo quasi tutto e con un sorriso me ne sbarazzo perché sto per cominciare una nuova vita in un altro luogo, lontano da qui. Accanto a me ci sono già quattro scatole di roba da portarmi via e due sacchetti da buttare, il mobile è ormai quasi vuoto quando in fondo ad un cassetto, sepolta sotto a fogli e documenti che ho lasciato sparsi, trovo quella che avevo battezzato “la scatola dei segreti”. È una scatola in legno intarsiato a motivi floreali che richiamano un po' lo stile liberty, non molto grossa, probabilmente è stata pensata come portagioie. Appena l'ho vista me ne sono innamorata, ero ad un mercatino delle pulci con mia madre, avevo credo intorno ai quindici anni e l'ho pregata di comprarmela, avevo la sensazione che quell'oggetto mi stesse chiamando. Non avevo nulla di particolare da metterci dentro e non sapevo bene cosa farmene, l'avevo messa sul mio comodino, la osservavo e mi chiedevo cosa mai potessi farne. Dopo qualche giorno ho avuto l'idea: l'avrei usata per custodire i miei segreti. Ero una ragazzina molto solitaria e avevo pochi amici, più che altro delle conoscenze con cui ogni tanto uscivo, facevo un giro e quattro chiacchiere di argomenti senza importanza. Un po' ci soffrivo, tenere sempre tutto dentro senza confidarmi mai iniziava a diventare difficile. Allora ho deciso che ogni volta che mi succedeva qualcosa che io ritenevo “un segreto”, qualcosa che avrei confessato solo ad una migliore amica che invece non avevo, l'avrei scritto su un foglietto e riposto nella mia scatola dei segreti. Periodicamente tiravo fuori tutto, rileggevo e se alcune cose non contavano più nulla per me lo bruciavo, come per depurarmi dalle vecchie memorie. Poi un giorno ho smesso di leggerli e si sono accumulati, dopo alcuni anni ho smesso anche di scriverli, avevo iniziato a fidarmi delle persone e a confidare  i miei pensieri alla mia migliore amica.
Con la scatola in mano e la curiosità di leggere i miei vecchi segreti, mi sono seduta a terra e l'ho aperta.

“Ho rubato della lingerie alla Upim”

Il mio primo segreto mi fa sorridere, mi ricordo di quelle bellissime mutande di pizzo, non avevano l'anti taccheggio e quando le ho provate in camerino erano così belle, così sexy, il mio primo paio di mutande da “adulta” e in contemporanea il mio primo (ed unico) furto. Ricordo ancora il batticuore quando sono uscita e ho passato le porte davanti al tizio della security che mi guardava noncurante.

“Ho fatto sesso senza protezioni, voglio fare il test HIV”

Ricordo che avrei tanto voluto avere qualcuno con cui parlare di questo, ero terrorizzata. Ero alle mie prime esperienze con i ragazzi e quando si arrivava al fatidico momento cruciale io volevo sempre tirare fuori l'argomento “preservativo” ma la gola mi si annodava e le parole non uscivano, quindi o ne parlava lui oppure stavo zitta. La prima volta che l'ho fatto senza protezioni sono andata talmente nel panico che ho giurato che non sarebbe mai più accaduto, fra il terrore di essere incinta o di aver preso qualche malattia. Per fortuna i miei esami del sangue erano tutti regolari. Ripensare a quel momento in cui li ho avuti in mano e ho letto “negativo” mi fa ancora battere il cuore un po' più veloce.

Leggo altri foglietti, la maggior parte sono fatti di cui non ho più alcun ricordo preciso, alcuni mi fanno sorridere leggendoli con gli occhi di me stessa adulta. Eppure in qualche modo tante cose sono ancora ricorrenti dentro di me, le confessioni di tristezza, il senso di inutilità e solitudine, la voglia di condividere i miei pensieri e non riuscirci. Alcuni di questi segreti potrei benissimo averli scritti ieri.
Mi chiedo in fondo nel corso della vita quanto cambiamo davvero. Prendo alcuni fogli, quelli che parlano dei miei stati d'animo e non di fatti veri e propri e me li metto davanti, per terra uno accanto all'altro riconosco una mappa di me stessa, nel passato come oggi, l'essenza delle mie tristezze, delle mie ansie e delle mie paure. Certo, oggi so gestire tutto molto meglio e non faccio più la melodrammatica come facevo da adolescente, almeno non sempre. Però è tutto lì, è tutto ancora in me, come una nera palude che adesso so attraversare con sicurezza, ma che comunque ho sempre sotto i piedi.
Ma adesso che sto cambiando casa, che sto cambiando vita, voglio lasciar andare anche queste vecchie parti di me, perché in fondo non mi servono più e so che sono solo rimasugli di vecchi pensieri e di vecchie esperienze.
Prendo un posacenere e uno ad uno do fuoco a tutti i foglietti e li lascio lì a bruciare, sentendomi più leggera.
La mia scatola dei segreti ora è vuota e ho deciso che verrà con me, cambiando funzione. D'ora in poi sarà la mia “scatola della felicità” e ogni volta che mi sentirò contenta ed appagata lo custodirò qui dentro.
Prendo un foglio e ci scrivo sopra:

“Ho lasciato andare il passato per essere una nuova me stessa”

lo piego, lo metto nella scatola e la chiudo.



domenica 19 agosto 2012

RACCONTO - Scarafaggi


SCARAFAGGI un racconto di Flavia Romanoff

Era una notte buia e tempestosa.
No, non è vero, non lo era e io non sono certo Snoopy quindi non posso cominciare il mio racconto così.
Era la maledetta prima notte.
Così va meglio. Faceva caldissimo ed ero appena tornata a casa dopo il cinema, ho sempre odiato agosto a Milano ma quell'anno l'ho detestato più del solito, per ovvie ragioni che presto scoprirete. Una e mezza di notte, stanchezza e caldo soffocante, i vestiti mi stavano appiccicati addosso nonostante le due ore passate nella sala climatizzata a vedere un film. L'unica cosa che desideravo era accendere l'aria condizionata e spalmarmi sul letto, invece uno scarafaggio stava passeggiando felice vicino al mio comodino. Nel pomeriggio ne avevo già trovato uno morto vicino al balcone, ma non avevo dato tanto peso a quel fatto, perché faceva davvero caldo e le mie scale di casa sono da sempre abitate da scarafaggi morti e a volte vengono a morire in casa mia, ma finché stanno lì a pancia in su poco mi importa. Quando li trovo vivi è un'altra cosa, si scatena il panico, ovviamente mi fa schifo perfino schiacciarli. In più lo stronzo si era nascosto dietro al comodino e nonostante io lo avessi mosso e avessi estratto i cassetti non riappariva. Stavo quasi per rassegnarmi quando andando in bagno l'ho trovato in corridoio e lì per la prima volta ho inaugurato la mia arma: la ciabatta. Un colpo secco e la bestiaccia era morta, con l'animo risollevato sono andata a dormire.
Il giorno dopo nonostante il caldo soffocante e il sudore che sembrava uscirmi da ogni poro ad ogni movimento ho dato una pulita in giro, poi presa da ansia ho svuotato l'armadio grande, quello dove ci sono le scarpe, giusto per paranoia. L'idea orrenda che gli scarafaggi stessero facendo un covo chissà dove in casa mia iniziava a prendere forma nella mia mente, mia madre che ascoltava le mie ansia al telefono non mi rassicurava. Dopo aver constatato che l'armadio era a posto mi sono tranquillizzata.
Era la maledetta seconda notte.
Uno scarafaggio passeggiava felice nel mio bagno, dopo un moto di disgusto ho estratto dalla fondina la mia arma, ovvero la ciabatta dal piede e l'ho massacrato. Ma non era l'unico, uno mezzo morto attendeva agonizzante in corridoio. Un senso di disgusto e ansia iniziava a diffondersi dentro di me, lasciatemi in pace maledette bestiacce, voglio vivere in un mondo asettico e disinfettato dove non cammina nulla a parte me. La mattina dopo quando ho aperto gli occhi si è formato fulmineo nella mia mente il seguente pensiero: guarda il lato positivo, qualsiasi cosa possa accaderti nella vita, nessuno ti schiaccerà mai sotto una ciabatta.
Dopo di che la mia sanità mentale ha iniziato a vacillare. Nei videogiochi più si vive l'avventura più si fanno punti o si acquisiscono capacità speciali, io guadagnavo psicosi.
Bonus round 1 - sostituzione dell'attività di nutrimento a favore della distruzione dello sporco. Consiste nell'abilità di superare il bisogno di mangiare sostituendolo con il bisogno di pulire qualcosa. Ogni volta che mi veniva fame andavo in cucina e invece che una padella prendevo una spugna e pulivo qualcosa a caso.
Bonus round 2 - la capacità di vedere l'invisibile. Ogni ombra, ogni macchia per terra e soprattutto i miei stessi capelli quando li vedevo svolazzare si tramutavano in scarafaggi minacciosi.
Bonus round 3 - la palla umana. L'unico punto in cui mi sentivo tranquilla era sul divano, raggomitolata.
Quel maledetto terzo giorno gli stronzi si sono palesati anche alla luce, uno sotto al letto e un altro in corridoio, mezzo morto nell'angolo fra la parete e il pavimento. Con mia grande fortuna nel tentativo di ucciderlo l'ho spinto agonizzante sotto al battiscopa, che, ancora più fortunatamente, è l'unico di tutta la casa inspiegabilmente siliconato al muro, quindi impossibile da togliere per estrarre il cadavere dell'orrida bestia.
Era la maledetta terza notte.
Mi rigiravo nel letto guardando la sveglia, il tempo passava inesorabile e non riuscivo a dormire, mi sentivo su una zattera di salvezza che galleggiava su un mare pieno di squali, un passo fuori dalla zattera e mi aspettava il pericolo. Quella notte quando finalmente mi sono addormentata ho sognato insetti di ogni tipo, compreso quello più disgustoso e pericoloso di tutti, un ex fidanzato.
Il mio sistema nervoso ormai era messo a dura prova, non facevo altro che vagare per la casa in preda all'ansia guardando il pavimento con occhi spaventati. Poi è successo l'inaspettato.
Se ne stava lì fermo in mezzo al salotto, l'ennesimo scarafaggio. Ciabatta alla mano e colpo veloce, ormai ero un cecchino, ma quando ho alzato l'arma da terra lui era ancora lì, intatto. Ho sferrato un altro attacco, ma di nuovo lui non moriva, mi sono chiesta se fosse geneticamente modificato per resistere alla morte. D'un tratto ha iniziato a fluttuare nell'aria, muovendo lentamente le zampette, non potevo credere ai miei occhi, lo guardavo ipnotizzata poi ho accusato un mal di testa lancinante e ho sentito delle parole nella mente:
«Ingrata di un'umana» la bestia stava parlando telepaticamente con me, come era possibile? Per un attimo ho pensato di essere sul punto di svenire.
«Noi veniamo qui per proteggere questa casa e tu ci uccidi tutti senza pietà, ma è il modo di fare?»
Con mia sorpresa, gli ho risposto:
«Proteggere?»
«Certo, i nostri antenati, gli scarabei, portavano fortuna e noi siamo la razza più resistente del pianeta, se scoppiasse una bomba nucleare voi morireste tutti e noi sopravviveremmo. Invece moriamo sotto i colpi della tua stupida ciabatta. Voi umani non capite quanto siamo importanti, ci distruggete solo perché siamo brutti. Invece noi portiamo protezione alle vostre case».
Ho sbattuto le palpebre un po' di volte prima di accorgermi che quello che stavo vivendo non era reale ma una specie di allucinazione.
Lo scarafaggio era ancora lì, davanti a me, a terra, morto.
Scarabei, fortuna, protezione, se fosse vero? Se non fosse stata un'allucinazione?
Quel maledetto quarto giorno ho deciso che la mia sanità mentale aveva un prezzo: quello del DDT che mi sono precipitata a comprare al supermercato.


giovedì 16 agosto 2012

Shopping in Milan #4 - agosto!

Riesumiamo, dopo alcuni post seri, il caro vecchio argomento frivolo "Shopping in Milan". Ebbene sì, sono riuscita a spendere soldi anche il 16 di agosto, nonostante il caldo, i negozi chiusi, le finanze che scarseggiano. Prima tappa: la Rinascente. Ci potete credere che nonostante ci fosse una sezione McQ al 50% non ci ho trovato mezza cosa che valesse la pena nemmeno PROVARE? In compenso ho visto un DELIZIOSO cappottino Versace (immancabile nell'armadio della trentenne media milanese) a soli 1.200 euro! Chissà perchè non l'ho comprato! >< Avrei fatto una foto allo splendido capo ma la commessa stava proprio lì davanti come un irritante cane da guardia. E online non trovo un'immagine. Ovvio.
Nella sezione casual, dove inspiegabilmente hanno Tally Weijl, a soli 10 euro (sconto del 70%) c'erano dei carinissimi trench basic che avrei sicuramente preso se non fosse che erano esclusivamente taglia 44 (EUR, non italiana...dire che ci stavo dentro due volte è un eufemismo).
Io e Cinzia, mia compagna di avventure in questo caldo 16 agosto, siamo andate quindi da Alcott, dove pure non saldata la roba te la lanciano addosso a prezzi irrisori. In camerino ho portato:
- giacca trapuntata con applicazioni di anellini sui bordi (25 euro) - ACQUISTATA
- pantaloni bourdeaux super skinny (22 euro - se non si smollano un minimo non piego nemmeno le gambe tanto sono stretti) - ACQUISTATI
- leggings in lycra con stampa finto jeans (8 euro - deliziosi) - ACQUISTATI
- t-shirt con teschio bianco e scritta (discutibile ma nemmeno troppo) Believe in your dreams (8 euro) - ACQUISTATA 
- scarpe decollete open toe con borchie tacco 12 (25 euro - scomode e larghe) - NON ACQUISTATE

Inutile dire che il senso di colpa nonostante tutto mi ha assalito quando a casa ho guardato il conto della banca e mi sono vista privata di 200 euro di shopping che ho fatto in 3 giorni... e ho deciso di non uscire di casa MAI PIU'!

In camerino

ps - ho deciso che ho assolutamente bisogno di una borsa satchel color turchese o verde smeraldo in cui mettere il mio nuovo quaderno di appunti! Se mai uscirò di nuovo di casa!

giovedì 9 agosto 2012

Pensieri vari #7 - c'è sempre una scelta

In questi giorni di vacanza sto facendo molti discorsi fra me e me, mi chiedo le cose e mi rispondo, come se la mia parte razionale stesse dialogando con quella più profonda, che ormai così profonda non lo è più perché dopo anni di meditazione e affini ci mancherebbe che non mi capisco almeno un po'. Cari lettori dovete sapere che da quando ho ripreso a lavorare in un ufficio il mio IO più profondo soffre molto. Non tanto per la limitazione della mia libertà, anche se è uno dei motivi principali, ma soprattutto perché mi sento nel posto sbagliato. Non è più la sicurezza del posto di lavoro che mi fa stare bene, pure se il suddetto lavoro non mi dispiace affatto, anzi, è molto aderente a tanti dei requisiti che desideravo. Ho il pessimo difetto di essere una persona molto insofferente se non faccio esattamente quello che voglio e fatico ad abituarmi ed adeguarmi.
Nei miei ultimi discorsi con me stessa ecco cosa è successo (per comodità chiamerò l'io razionale Flavia e quello inconscio Ambra - e non vi spiego perché ho scelto questo nome)

Flavia "Senti lo so che non ti va di stare lì, quindi puoi anche piantarla di mantenermi in constante stato ansiotico da insofferenza"
Ambra "Ma non è questo quello che vuoi dalla tua vita... "
Flavia "Lo so, ma cosa posso fare? Devo pur guadagnare i soldi quindi o ti fai venire in mente un'idea brillante per guadagnare facendo quello che vogliamo oppure la pianti e finchè non ti viene l'idea si va avanti così"
Ambra "C'è sempre una scelta"

Su quel "c'è sempre una scelta" mi sono soffermata un po' perchè all'inizio non capivo esattamente dove Ambra volesse andare a parare.

Flavia "Posso rifiutare il contratto, ho 3 mesi di autonomia finanziaria e in quel tempo posso sperare che si smuova davvero qualcosa dove abbiamo seminato per tutto l'anno"
Ambra "Devi solo affrontare la paura dell'incognita"
Flavia "E la reazione dei genitori..."
Ambra "Che te ne importa, è la tua vita, mica la loro. Pensare di dire di NO all'ufficio non ti fa stare benissimo?"
Flavia "Sì...solo pensarlo mi fa sentire bene"
Ambra "Quindi?"
Flavia "Quindi...io penserò di farlo, così mi sento bene... però non credo che avrò il coraggio di farlo davvero. In fondo sono solo 3 mesi, magari poi non confermo dopo, intanto mi abituo all'idea e vediamo se finalmente arrivano le risposte che aspettiamo"

E quindi eccomi qui a pensare di poter fare una scelta MOLTO azzardata perché il pensiero che non posso avere altra scelta lo trovo intollerabile. Il punto è che c'è SEMPRE un'altra scelta. Rischiosa magari, folle anche, ma c'è. E mi piace pensare che potrei anche prenderla...

Nel frattempo, sempre sfidando le mie psicosi (ho dei problemi con l'idea di spendere i soldi, soprattutto in questo periodo), mi sono comprata in saldo un paio di nuove converse che volevo da tempo! Se non riesco nemmeno a scegliere di comprare un paio di scarpe figuriamoci a scegliere cosa fare della mia vita.



domenica 29 luglio 2012

Pensieri vari #6 - Fede

Ho passato tanti anni a costruire una positività dentro di me. Ci ho lavorato ogni giorno finché nel mio cervello non è scattato qualcosa che ha cambiato il mio atteggiamento e le mie credenze sulla vita, un raggio di sole dentro di me, che spesso ho cercato di dare anche agli altri. Spesso sono stata più brava anzi a illuminare chi ho intorno piuttosto che me stessa, tanto che a volte ho pensato che la mia vera vocazione fosse passare felicità e opportunità agli altri, far sì che credano in loro stessi. Qualcuno sicuramente direbbe che l'ho fatto, su questo non ho dubbi, e sono felice di esserci riuscita. Ma come io riesco a trasmettere positività agli altri, sono bravissima ad assorbire invece la negatività. E quindi nonostante tutto la mia mente e la mia "fede" vacillano, soprattutto in questo momento in cui la gente si riempie la bocca della parola CRISI. Tutto sembra difficile, tutto sembra inutile e opportunità non ce ne sono. Eppure qualcuno ne ha, quindi perchè non io? Ma non sono ancora così forte da riuscire a non farmi schiacciare da quello che ho intorno, la mia unica difesa è parlare meno con le persone, stare più da sola, e circondarmi di amici che sanno darmi carica e fiducia che prima o poi (e vorrei sottolineare il prima e credere che tutto sia vicino) la mia situazione migliorerà ed uscirò vincitrice da questo stronzo buco nero iniziato a gennaio. Sono sicura che se io ci credessi di più, se riuscissi a mantenere sempre alta la mia energia, le cose si muoverebbero. Ma non ci riesco. E sembro una psicopatica bipolare, oggi sono felicissima, domani depressa.  La mia fede vacilla, la mia autostima vacilla. Faccio anche fatica ad accettare quel che vivo e soprattutto i miei pensieri, che vagano troppo nella negatività. Ma non mi do per vinta, io ci provo ogni giorno, perchè solo io posso essere artefice di quello che mi accade.

sabato 14 luglio 2012

Pensieri vari #5 - il mio rifugio

Ogni volta che le cose vanno male, che mi sento triste, spenta, perennemente nel posto sbagliato, il mio rifugio è la scrittura. Inizio a sbrodolare parole e le invio nel mondo digitale. Mi sono sempre chiesta che senso abbia scrivere qualcosa se nessuno lo legge, ecco perchè lo condivido.
Ho aperto file a caso dalla cartella TESTI del mio hard disk e ci ho trovato vecchie parole che non ricordavo, ma gira e rigira è da quando ho 16 anni che scrivo sempre sulle stesse tematiche. Si pensa che l'essere umano abbia tantissime sfacettature, ma è poi così vero? A me sembra di rimbalzare sempre nelle stesse tematiche come se dentro di me ci fosse il "club dei mostri", sono sempre loro, sono ben definiti, e a volte senza alcuna ragione apparente si svegliano e iniziano a mangiarmi. Banchettano di tutto quello che ho dentro e aumentano la paura e la solitudine, mi lasciano senza voglia di dire nulla, di fare nulla, solo dormire e ubriacarmi per dimenticare tutto e tutti.


Il qui e ora:
Maki mi passeggia in faccia e mi da bacini, ascolto 3 paperelle, scrivo parole, ascolto il battito del mio cuore e il rumore del ventilatore, mi sento sporca ed impaurita, penso che devo andare a fare la spesa e al mio ritorno avrò nuove puntate di vampire diaries da vedere. Odio tutto. Ieri sera sul divano ho chiuso gli occhi e sperato di essere morta. Quanto ci vorrà perchè qualcosa riprenda ad avere un senso dentro di me? Ormai non mi aspetto nemmeno più che qualcuno possa "salvarmi" nemmeno io stessa. Quanto sono EMO.

[Vorrei poter avere ciò che hai tu, almeno]

mercoledì 27 giugno 2012

Pensieri vari #4 - il rottame umano, la spesa e la libertà

Buongiorno lettori! Oggi mi sono presa un giorno di "ferie" causa trasloco del mio divano (da casa mia alla discarica) e dell'arrivo del mio nuovo divano (l'ex divano dei miei). Sbrigate un paio di faccende digitali in mattinata e un paio di noiosissime pulizie di casa molto mattutine onde evitare il caldo, ho deciso di OZIARE. Di solito io FACCIO sempre qualcosa, anche oggi avrei delle altre cose da sbrigare, invece ho deciso di trasformarmi in un relitto umano e lasciando da parte le mie fisse di look e perfezione, tra poco uscirò da casa per comprare le sigarette e fare la spesa IN CONDIZIONI PIETOSE: struccata, con gli occhiali, con le ballerine (che per precisione non metterei mai in un contesto in cui mi possa vedere della gente che mi conosce) e i miei troppo corti shorts di jeans (immettibili in ufficio, decisamente troppo short). Per puro caso ho le gambe depilate, altrimenti avrei avuto anche qualche pelo qui e lì di ricrescita.

Tutto questo mi fa riflettere sul fatto che ogni tanto è proprio bello e dà quasi una sensazione di libertà (misto a vergogna e autoschifo) poter non indossare l'impalcatura di me stessa ed essere SOLO me.

Peccato che "solo me" sia decisamente inappropriato, e non lo dico per me, lo dico per chiunque. Abbiamo tutti bisogno delle nostre impalcature, chi lo nega probabilmente è perchè non migliora nonostante gli sforzi o semplicemente è sciatto di natura (e quindi per me inaccetttabile). Siamo tutti superficiali e schiavi delle apparenze, io sono sincera con me stessa e con gli altri e lo ammetto. Se non fosse quasi luglio e non stessi andando solo a fare la spesa, mai e poi mai uscirei nella versione "acqua e sapone di me".

Ma ve ne lascio un assaggio, ecco me e Maki in un vecchia foto, casalinga, struccata e spettinata (e con un brutto maglione)!

La differenza fra me e le vere poser è che io non me la meno anche a farmi vedere così!

domenica 24 giugno 2012

Pensieri vari #3 - modelli!

In questi giorni sono andata alla fashion week uomo primavera estate 2013. Ma non mi soffermo sull'argomento MODA oggi, bensì sull'argomento MODELLI. Vedere i modelli dal vivo è come stare in paradiso, sono degli angeli, così perfetti, bellissimi (ma anche abbastanza sbruffoni alcuni). Quindi ancora una volta vorrei dichiarare la mia avversità ai seguenti concetti:
- l'uomo ha da puzzà --> PER FAVORE BASTA giustificare la sciatteria maschile con questo luogo comune, che per fortuna di solito ormai viene sostenuto solo dai maschi
- la pancetta sull'uomo è sexy --> NO è sexy l'addominale scolpito, l'obliquo in evidenza, il fisico slanciato
- l'uomo deve avere carattere, non bellezza --> PER CARITA' che la maggior parte degli uomini non ha nè l'uno nè l'altro, almeno se stai assieme ad uno bello e stupido ti puoi beare della sua presenza.

UOMINI rendetevi conto che state degenerando nella bruttezza perchè siete stereotipati nel concetto di dover essere più "interessanti" che belli o curati. Inoltre non coltivate nemmeno le doti non estetiche.
Dopo questa esperienza io dico NO al mediocre uomo comune. Preferisco un cretino bello a un cretino brutto, preferisco un cretino bello ad un brutto intelligente. Preferisco la forma alla sostanza. Perchè? Sarà perchè di sostanza ne ho già abbastanza io e non ho bisogno di succhiarla ad altri.

Io voglio un fidanzato esattamente così. E non deve nemmeno farmi lo sforzo di parlare.


giovedì 21 giugno 2012

Pensieri vari #2 - Wonderwall e il mio primo amore


Oggi condivido con voi un pezzo della mia vita e dei miei pensieri.
Stamattina alla radio lo speaker ha chiesto agli ascoltatori di raccontare quale momento vorrebbero rivivere per sempre. Io ci ho pensato e un po' con felicità e un po' con tristezza mi sono risposta che io non vorrei vivere in eterno nessun momento passato. 
Da un lato perché essendo passato anche se era felice ora non mi farebbe altrettanto felice, le cose cambiano, io cambio, non avrebbe senso vivere di nuovo una vecchia felicità perché oggi non mi renderebbe più felice come allora, un po' perché io preferisco vivere felicità nuove che non un'eterno ricordo. 
Oppure, con rammarico, ho pensato che forse non ho nemmeno un ricordo talmente bello da volerlo eterno (piccola parentesi, io credo nella non immutabilità delle cose quindi è contro la mia forma mentis voler rendere una cosa perpetua, per me è follia pura).
Poi alla fine mi son detta, forse il primo bacio col mio grande amore è il momento più bello che ho.

Vado in ufficio e per puro caso ascolto Wonderwall degli Oasis, che guarda un po', era la canzone che ascoltavo quando ero innamorata di lui, ma ancora non stavamo insieme. Io ascoltavo e cantavo in maniera molto sentita "I don't believe that anybody feels the way I do about you now". E così i ricordi hanno iniziato a fluire e mi sono detta che forse un momento della mia vita che vorrei rivivere (ma non rendere eterno) è quella serata al Rainbow quando c'era Wonderwall e io danzavo e ogni mia cellula urlava il testo della canzone, piena di desiderio di vedere realizzato il mio sogno di essere amata proprio da lui.

Quindi, il mio momento migliore tecnicamente forse non è un momento di felicità ma un momento "di passaggio", provare un desiderio talmente grande da pervadermi completamente, da rendermi triste ma anche potente nelle mie intenzioni di arrivare al mio obiettivo. 


martedì 12 giugno 2012

Pensieri vari #1 - Le limitazioni


Inauguro oggi un nuovo topic per i miei post che renderò continuativo: pensieri vari. Con questo titolo metterò per iscritto tutto quello che mi passa per la testa, un po' come faccio con il furachannel. Oggi parlerò delle limitazioni. Avete mai pensato a quanto è limitante stare solo nel proprio cervello? Avete mai avuto la curiosità di sapere ESATTAMENTE cosa pensa o cosa prova un'altra persona? A me capita spesso. Per quanto un'altra persona possa essere sincera con voi, non potrete mai capire le sfumature del suo pensiero o dei suoi sentimenti. Magari non vuole dirli per quel che sono, per timidezza o pudore, magari invece ha paura della nostra reazione, ci sono mille motivi per cui non avremo mai a parole la vera verità da nessuno.

A me piacerebbe sapere cosa provano gli altri, a volte addirittura mi piacerebbe sapere com'è la vita dello sconosciuto che mi passa accanto in macchina.

Trovo che la vita umana sia limitante: un solo cervello, un solo cuore, un solo sesso. Ecco perché mi piacciono ambiguità e contraddizioni, persone che sanno essere stronze ma anche affettuose, maligne e buone, egoiste ed altruiste. Persone appunto come me. Io cerco sempre il mio "simile", la teoria dell'attrazione fra opposti trovo che sia nella maggior parte delle variabili una delle più grandi stronzate. Ma di questo parlerò un altro giorno.


sabato 9 giugno 2012

POESIE - Claustrofobia

Tanti anni fa scrivevo poesie, poi ho lasciato perdere perché non è un metodo di scrittura che fa per me. Ho ritrovato questa e ve la propongo cari lettori...come primo step del nuovo andazzo del blog!
 
CLAUSTROFOBIA

Ho bisogno
Di uno spazio
Solo mio
Senza ricordi
Senza rimpianti
Solo deboli
Aliti di vento.

Ho paura in questo caos.

Mi sono lasciata trascinare
da pensieri oscuri
estranei
per perdermi nel dolore.

Sento pesanti i tuoi passi.

Fuggire
sognare
ritrovare un’identità
nella nebbia
fra piogge
di fiori
persi per sempre.


giovedì 31 maggio 2012

Shopping in Milan #3 - La Factory


Questo negozio è diventato uno dei miei preferiti! Situato a Milano in via Vittorio Veneto 20, proprio dietro a corso Buenos Aires, La Factory è piccolo ma molto ben fornito. I suoi pezzi forti sono le t-shirt e gli accessori. Alcune linee di magliette sono create da loro e altre sono scelte fra quelle che tanto vanno di moda adesso, come Life is a Circus per esempio, che personalmente adoro. Ogni settimana ci sono nuovi arrivi e la maggior parte sono pezzi unici, quindi assolutamente se vi piace il genere dovete tenere d'occhio la loro pagina facebook, sempre aggiornata, e precipitarvi in negozio a comprare! Ecco alcune foto dei pezzi che mi sono piaciuti fra quelli che hanno in negozio in questi giorni.

GENIALE!!

Carina l'aggiunta delle frafalle, un tocco di colore!

Bracciali rigidi con scritte e orecchini vari

Fatti a mano, Cruciani style!

sabato 26 maggio 2012

Shopping in Milan #2 - JDC

Oggi sono passata da JDC in piazza Duomo a dare un'occhiata alle t-shirt. Lì ne hanno veramente tantissime e la maggior parte le avrei anche comprate! Ma ovviamente ho pensato che invece ne avrei fatto un bel post sul blog. Ecco qui quelle che hanno catturato la mia attenzione.

Grafica stile schizzo a mano con C di Chanel tanto per cominciare con un classico

Certo, viste così le tipe sembrano due lesbiche che si baciano!

Questa ormai è quasi inflazionata, ma sempre bellissima, sempre ispirata a Chanel

Il logo che cola, ormai lo vediamo ovunque!

Che questa non sia una Marc Jacobs lo dice soprattutto il prezzo! Comunque molto carina, very chic-rocker!


Questa è impressionante, John Lennon mischiato ad Harry Potter, devo dire che si somigliano parecchio!

Harry Lennon!

La mia preferita (faccio presente che a breve è il mio compleanno e mi starebbe molto bene addosso!), Madonna in versione Life is a Circus

Madonna Joker

Anche gli eroi dei fumetti avevano il loro spazio, nel reparto uomo. Io amando gli antieroi mi sono fatta prendere dal Joker

Joker versione fumetto

Joker versione Dark Knight

Ma anche i grandiosi antieroi di Pulp Fiction mi piacevano un sacco

Mi chiamo Jerda, e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda

Questa fa molto big bang theory! Avrei preferito occhiali neri, più nerd ancora!

Nerd rulez!

E poi...le assurdità!!!


A SHOES? UNA SCARPE? Si può fare una stampa COSI' IGNORANTE ?

Io amo Courney Love e le sue foto dei primi anni sono memorabili ma insomma........"wanna buy me a drink"???

Ma togliete quello slogan per carità!!

domenica 20 maggio 2012

Shopping in Milan #1

Inauguro oggi una nuova rubrica fissa sullo shopping. Posterò foto di oggetti interessanti che vedo in giro a Milano.

Per primo vorrei parlare della bancarella di piazzale Lima in cui ho notato vendono t-shirts molto interessanti a prezzi bassissimi, 15 euro l'una. Molta varietà di maglie oversize con teschioni e soprattutto questa nella foto (a breve spero nel mio guardaroba...)

T-shirt in cotone infiammato

Poi ho fatto un giro alla Rinascente, dove al piano -1, quello del design (che io chiamo "il piano delle cazzate") ho trovato queste due chicche.

Portachiavi molto chic LaDuree (30 euro circa)

Infusore per tè e tisane a forma di sottomarino giallo (12 euro)

giovedì 10 maggio 2012

Meme mania

Ecco un'altra delle mie manie! Da quando ho scaricato sia sul computer che sul cellulare il meme creator ci ho dato dentro con i meme personali, spesso invece che scrivere uno status su facebook ci faccio un meme, e dovete sapere che rido da sola, e anche parecchio. Mi metto qui, faccio ritocco immagini con foto dei miei amici o scarico immagini dal web e produco divertentissimi meme! Ve ne posto qualcuno!

Cosa che per un giorno intero ho fatto davvero!

Per i momenti alcolici

Ahahahah...capita sempre più spesso, di non avere i sensi di colpa!

mercoledì 9 maggio 2012

L'attrice della domenica

Domenica ho avuto occasione di fare l'attrice per la seconda volta. La prima volta ho girato un cortometraggio intitolato think BIG e stavolta ho fatto una piccola parte per una nuova web series presto (spero) on line. Il regista è sempre lui, quello che nel furachannel chiamo "il regista in seconda", nonchè autore delle sigle dei miei video: Gianluca Fabbrini Videogi. Devo dire che fare se stessi nel furachannel e fare una parte non sono esattamente la stessa cosa, ma considerato che sono abituata a stare davanti alle videocamere non ho avuto grosse difficoltà. Gianluca è stato molto professionale e paziente e l'esperienza mi è piaciuta tantissimo. La web series ha una trama davvero interessante, al momento però è un progetto top secret quindi non anticipo nulla se non che ci sta lavorando davvero molto e con ottimi risultati, ho visto alcuni video work in progress e non vedo l'ora che ci siano le puntate on line! Lascio i link delle sue pagine youtube e facebook per vedere gli altri lavori già pubblicati! E qui ovviamente un paio di scatti "dietro le quinte" mentre giravamo!

Il regista all'opera

Gli altri attori e il regista

lunedì 7 maggio 2012

XOXO Gossip girl!!

Oltre a McQueen un'altra mia mania è Gossip Girl, lo adoro. Blair è assolutamente fantastica, Chuck lo amo alla follia, Jenny è la mia nuova icona di stile. Sto per arrivare in pari con le puntate attualmente in onda negli Stati Uniti e quindi, presa dall'ansia "come posso sopravvivere senza Gossip Girl?" ho ordinato su amazon.co.uk il primo libro da cui la serie è tratta, così potranno continuare a farmi compagnia anche quando la quinta serie sarà finita. On line il libro in italiano è introvabile e quindi l'ho preso in inglese, ma anche nelle librerie non lo trovavo, nemmeno uno della serie, e sono parecchi. Poi, dopo aver chiesto ad un malcapitato omino della Mondadori, ho scoperto che sono nella sezione RAGAZZI. Con disappunto ho detto all'omino "sono erroneamente nella sezione ragazzi, non mi pare appropriato che siano messi lì!" ma lui risponde quasi scusandosi che "sono nella collana rizzoli per giovani" e quindi devono per forza metterli lì. Bè, almeno so dove cercare gli altri quando finirò questo, perchè non posso più vivere senza Blair e Chuck! Ah e vorrei aggiungere: detesto Serena!


L'inferno esiste

Una passeggiata sui navigli, il sole, la primavera. E poi lei, la vetrina del negozio di scarpe! Quale urto orribile di disgusto nel vedere tutta una vetrata dedicata alle scarpe più brutte del creato, odiate da me addirittura più di quanto odio i mocassini (soprattutto indossati dagli uomini): le BIRKENSTOCK!
Estraggo l'iphone e le fotografo pensando: l'inferno esiste, ed è una vetrina Birkenstock...